Come riprogettare il futuro del settore delle costruzioni
Divisione di Ricerca e Sviluppo
Dipartimento Futuro delle Costruzioni
5 Giugno 2020
Mentre la maggioranza dei settori dell'economia hanno intrapreso cruciali cambiamenti nel corso delle ultime decadi, l'industria delle costruzioni è stata esitante ad abbracciare pienamente le ultime opportunità di innovazione.
Una mediocre track-record nell'adozione di innovazioni di processo, prodotto e servizio ha causato una stagnazione e, in alcuni casi, una riduzione della produttività del lavoro nell'industria delle costruzioni negli ultimi 50 anni.
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L'esitazione a un'apertura verso una radicale trasformazione del settore è attribuibile a sfide interne ed esterne: da un lato, la persistente frammentazione del settore causata da una inadeguata collaborazione tra le aziende competitor è sfociata nella difficoltà del settore di adottare nuove tecnologie; dall'altro, le difficoltà nell'attrazione di una forza lavoro preparata e pronta per le sfide del futuro causata da un insufficiente trasmissione di competenze da progetto a progetto.
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Un gruppo composto da industriali, accademici ed esperti, coaudiuvato dal Centro Ricerce per le Costruzioni del World Economic Forum ha analizzato il problema, identificando possibili idee innovative, il loro impatto e le barriere all''eventuale implementazione delle stesse, sunteggiando il lavoro in un White Paper che affronta le sfide chiave del settore in 6 aree chiave:
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1. Consegna del progetto. La creazione di certezza sulla consegna lavori ed entro il budget prefissato dal committente, migliorando in generale la produttività , qualità e sicurezza del settore delle costruzioni.
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2. Performance del ciclo di vita dell'edificio-infrastruttura. Riduzione del costo del ciclo di vita degli asset e riprogettare il loro riutilizzo.
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3. Sostenibilità . Conseguire la realizzazione di asset a zero impatto ambientale, riducendo lo spreco nel corso della costruzione.
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4. Accessibilità . Creare infrastrutture ed edifici di alta qualità e accessibili a tutti.
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5. Resilienza ai disastri naturali. Rendere edifici e infrastrutture resilienti al cambiamento climatico ed ai disastri naturali.
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6. Flessibilità , vivibilità e comfort. Creare infrastrutture ed edifici che migliorano il benessere degli utenti finali.